Harbin

Ciao , Dopo essere tornata da Pechino ho fatto giusto in tempo a tornare a casa ad Anshan, disfare la valigia e riempirla di vestiti pesanti. Sì, avete letto bene e vi starete chiedendo: "come? sei letteralmente appena tornata da Pechino e parti di nuovo?" Eh già, sempre pronta all'occasione! Questa volta mi sono spinta al Nord, fino ad Harbin, ma in compagnia dei miei amici, sia quelli che stanno con me ad Anshan sia altri che però abitano nel centro della Cina. Dato che eravamo tra amici, non avevamo organizzato molto bene cosa andare a vedere, però comunque siamo andati un po' in giro. C'è da dire che anche il freddo ci ha trattenuti dall'andare a zonzo, difatti la temperatura di sera arrivava a toccare i -20 °C alle volte. Purtroppo non sono riuscita a fare troppe foto, perché la batteria del telefono si scaricava come nulla a causa del freddo. La nostra gita ad Harbin è durata una settimana, dall' 11 al 17 Febbraio. Allora cominciamo come sempre raccontando qualche cosa su Harbin. Innanzitutto è la città capitale dell' Heilongjiang (provincia più a nord della Cina) ed è la città più grande del Nord-Est. Ciò che mi ha colpito di più di Harbin è stata la storia, infatti la città venne fondata dai Russi nel 1898, come stazione sul tragitto della ferrovia che attraversa la Manciuria e ben presto divenne un luogo dove vivere per persone che cercavano una casa. Vi arrivarono giapponesi, coreani, russi, tedeschi, portoghesi, italiani, americani,... ma soprattutto arrivarono ebrei. Harbin è il perfetto esempio di città in cui la coesione tra persone di diversa nazionalità e cultura è armoniosa e stabile. Inoltre la città è anche una rappresentazione di un forte legame creatori circa 100 anni fa tra le due civiltà plurimillenarie: la civiltà cinese e quella ebraica. I Cinesi qui non conoscevano l'antisemitismo: un ebreo poteva vivere ad Harbin senza temere persecuzioni. Harbin era il centro della più numerosa comunità ebraica di tutta la Cina e addirittura della zona conosciuta con il nome di Far East. La presenza degli Ebrei nella capitale dell'Heilongjiang durò all'incirca 60 anni: dal 1900 fino all'inizio del 1960. Questo periodo fu particolarmente fortunato, in quanto si potè godere del "boom economico" della città: infatti la costruzione della ferrovia portò ricchezza e ci fu uno sviluppo non solo sul piano economico, ma anche culturale. Il primo Ebreo arrivò nel 1899 ed entro il 1903 la città ne contava già 500. Il picco avvenne tra il 1920 ed il 1921: la comunità ebraica arrivò a contare 23,000 membri. Nel corso di pochi anni la comunità si dotò di tutti i tipi di istituzioni che tradizionalmente fanno parte della cultura ebraica. Ad Harbin gli Ebrei non furono segregati dal resto della popolazione, ma al contrario, la maggior parte di loro trovò modo di fare parte della comunità ed allo stesso tempo di partecipare come individui all'interno della società. A partire dalla fine del XIX secolo gli ebrei furono in grado di partecipare a pieno sia alla vita culturale che civile della città. Gli ebrei erano banchieri, panettieri, proprietari di negozi e ristoranti, insegnanti e persone di cultura. Erano proprietari di cinema, biliardi e hotel. L'architettura ad Harbin si inspirava a quella europea, per questo motivo la città venne presto conosciuta con il nome di "San Pietroburgo orientale" oppure "Parigi d’Oriente" Come mai così tanti ebrei arrivarono ad Harbin? Verso la fine del XIX secolo, gli ebrei che vivevano nell'Impero Russo erano alla disperata ricerca di una via di fuga, tanto dalla povertà, quanto dall'antisemitismo e dai pogrom. Ottenere un visto per l'America era quasi un sogno, dal momento che per ottenere qualsiasi permesso per viaggiare era un problema, anche se in Russia. Ad ogni modo, lo Zar offrì loro una via di scampo. Sta di fatto che nel 1895 il governo russo affittò una concessione di terreno dalla Cina per costruire la ferrovia orientale cinese attraverso il territorio della Manciuria come un'estensione della ferrovia Transiberiana. Una volta finita, lo Zar era impaziente di stabilire l'economia Russa lungo il tragitto e permise agli Ebrei di vivere senza nessun tipo di restrizione se si fossero spostati lì. Si poteva scegliere tra piccole comunità dell'entroterra, oppure Harbin, che allora era un piccolo villaggio di pescatori sul fiume Songhua. Nonostante l'energia e l'entusiasmo della comunità ebraica ad Harbin gli ebrei non potevano evitare la nube nera che stava per incombere su di loro. Di fatti la prima guerra mondiale e la rivoluzione russa portarono molti anti-bolscevichi e l’antisemitismo. Sebbene quest'ultimo non fu mai istituzionalizzato ad Harbin come in Russia, se ne sentì ad ogni modo l’effetto pur se in maniera leggera. Gli ebrei cominciarono ad emigrare in altre città della Cina, come Tianjin e Shanghai oppure all'estero. Alla fine della seconda guerra mondiale ne rimanevano circa 2000. Con la nascita della Repubblica Popolazione Cinese nel 1948, circa 1000 ebrei lasciarono Harbin per Israele. Con il 1995 ne rimanevano solamente 319. La comunità ebraica cessò di funzionare il 31 dicembre 1963, quando l'ultima famiglia lasciò Harbin.

Continuiamo adesso con il nostro viaggio e vediamo cosa abbiamo visitato.

Ice & Snow World 冰雪大世界( bīng xuě dà shì jiè) È un festival unico nel suo genere, con sculture di ghiaccio e neve enormi, tanto che la loro grandezza può arrivare a raggiungere quella di edifici reali. Il festival si svolge ogni anno in inverno fin dal 1999 sulle sponde del fiume Songhua e dura un mese. Milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo ogni anno arrivano ad Harbin per ammirare le magnifiche sculture di uno dei festival di ghiaccio più importanti al mondo.

HARBIN GRAND THEATER 哈尔滨大剧院(Hā'ěrbīn dà jùyuàn) Inaugurata nel 2015, l'Opera House di Harbin è stata disegnata dall'architetto Ma Yansong. È nota soprattutto per l'architettura così unica e contemporanea, che ha attirato attenzione a livello internazionale. Sfortunatamente per noi, quando l'abbiamo visitata era chiusa a causa del capodanno cinese, ma ad ogni modo abbiamo potuto ammirare il tramonto sul fiume dalla sua scalinata.

ZHONGYANG STREET 中央大街(zhōng yāng dà jiē) È una delle strade più belle della città. Infatti lungo tutta la via si possono ammirare edifici in stile europeo ed anche facciate in stile barocco e bizantino. Non mancano di certo ristoranti russi e giapponesi. Ovviamente in una delle vie più importanti della città non possono mancare negozi dove trovare di tutto. Inoltre ogni due metri si trovano baracchette con street food, molto utile e gradito per ripararsi un po’ dal freddo. Come se non bastasse, ad aggiungere un tocco particolare alla città di ghiaccio, lungo tutta la via in inverno si possono trovare statue di ghiaccio e di neve.

Zhaolin park ,兆麟公园( zhàolín gōngyuán) È un parco che si trova in centro città, vicino alla strada centrale. Fu costruito nel 1900 in memoria del generale Lì Zhàolín, da cui prende appunto il nome. D'inverno ospita l'Harbin ice lantern garden party, dove si possono trovare ulteriori sculture di ghiaccio in tutto il parco.


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